Parlare di lampioni smart significa trasformare un semplice punto luce in un hub di servizi intelligenti gestibili da remoto. Le applicazioni sono molteplici e nel futuro prolifereranno grazie alla diffusione delle reti 5G. In virtù della sua capillarità, la rete dell’illuminazione stradale può essere la principale infrastruttura per trasformare le nostre città in smart city, agglomerati urbani intelligenti in grado di monitorare costantemente i livelli di inquinamento, i dati sulle precipitazioni e incrociarli con quelli del traffico. Città che siano in grado di offrire ai propri abitanti servizi di connettività diffusa e soluzioni per la mobilità elettrica. Città più efficienti, che offrano più sicurezza e in definitiva una migliore qualità della vita. Alcune amministrazioni locali più avvedute hanno già compreso l’importanza di questo ripensamento radicale della rete dell’illuminazione, a partire dall’impatto sui consumi. Si tratta, infatti, di convertire una importante voce di costo in una possibile fonte di profitto.
Lampioni smart: come ridurre i costi di adeguamento dell’impianto
L’idea di trasformare dei normali lampioni stradali in lampioni smart può spaventare il progettista, per gli interventi, i costi e i tempi di ritorno dell’investimento. Attualmente, infatti, la rete dell’illuminazione stradale è progettata per erogare energia elettrica soltanto per il periodo di accensione dei pali. Dunque, soltanto per le ore notturne. Se questa è la soluzione più ovvia per una rete di illuminazione tradizionale, non lo è per una rete di illuminazione smart. Infatti, per poter alimentare i sistemi necessari all’erogazione dei servizi a valore aggiunto bisogna portare l’energia al palo 24 ore su 24. Questo significa nella migliore delle ipotesi equipaggiare il lampione con un piccolo impianto fotovoltaico e predisporre un sistema di accumulo. Nella peggiore, sarà necessario portare un nuovo e diverso cavo di alimentazione dal cabinet stradale. Con tutto ciò che ne consegue in termini di lavori di scavo e possibili disagi per la cittadinanza.
Lampioni smart: come alimentare i dispositivi VAS
Oggi, tutto questo non è più necessario grazie ad Alosys Switch: lampioni smart, in un click, senza scavi e senza pannelli solari. Alosys Switch è il dispositivo che costituisce il cuore del sistema di Intelligent Switching brevettato da Alosys: funge sia da interruttore per l’impianto illuminante che da alimentatore h24 per i device necessari all’erogazione dei VAS, i value added services che possiamo attivare con i lampioni smart. Un dispositivo dalle dimensioni estremamente ridotte - 80x38 mm, con uno spessore di 20 mm - che si installa facilmente alla base del lampione. Protetto da un involucro impermeabile certificato IP67, ha un’operatività garantita con temperature che vanno dai -20 ai +60 gradi.
Alosys Switch si interfaccia con una Smart Box che può essere agevolmente posizionata nei pozzetti stradali in prossimità dei pali. È, di fatto, un contatore intelligente, che consente la misurazione puntuale degli assorbimenti causati dai servizi attivati. Il modulo della Smart Box predisposto al monitoraggio dei consumi è commercializzato da un’azienda leader del settore, certificata da un Ente internazionale secondo quanto predisposto dalla direttiva MID (Measuring Instruments Directive).
Lampioni smart e sistema di gestione da remoto
Con una installazione “non invasiva”, che assicura facilità di accesso e di manutenzione, Alosys Switch riconfigura i normali lampioni in lampioni smart. Consente di alimentare sensori, videocamere, hotspot Wi-Fi, prese per la ricarica di veicoli elettrici, ed è inoltre possibile contabilizzare i consumi e comunicarli a un centro di elaborazioni dati. Completano, infatti, il sistema di Intelligent Switching, un modulo radio e la piattaforma di gestione Ester. Il modulo radio può essere posizionato in cima al palo della luce e raccoglie e i valori di consumo di energia elettrica, tensione, corrente e potenza misurati dal contatore installato nella Smart Box. Ester è, infine, la piattaforma software open source predisposta per la raccolta, l’elaborazione e la visualizzazione dei dati provenienti dai moduli radio.
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