Realizzare impianti di illuminazione pubblica smart significa sfruttare le potenzialità dei dati per offrire servizi a valore aggiunto alla cittadinanza. Partendo da una infrastruttura pubblica e capillarmente diffusa sul territorio. È per questo che il tema suscita la curiosità e l’interesse di molti amministratori pubblici. Le sperimentazioni in Italia non mancano, ma c’è da affrontare il nodo dei costi. In quanto tempo si ripaga l’investimento necessario per adeguare la rete dell’illuminazione pubblica? La risposta dipende da quali e quanti servizi verranno abilitati. E da quale soluzione tecnologica si sceglie per alimentare i dispositivi – sensori, videocamere, hotspot, pannelli - predisposti per la raccolta dei dati e per l’erogazione dei servizi all’utenza. Questo perché, per esigenze di sicurezza stradale e di efficienza, una rete per l’illuminazione pubblica è progettata per essere alimentata soltanto nelle ore notturne. Ci sono diverse opzioni per garantire un’alimentazione h24. Costi e tempi di realizzazione possono variare anche di molto.
Impianti di illuminazione pubblica smart: risparmio e innovazione
L’esigenza primaria che spinge i Comuni verso la progettazione di impianti di illuminazione pubblica smart è quella di contenere i costi. L’uso efficiente delle risorse è l’aspetto essenziale da considerare, anche nella scelta della soluzione impiantistica più adatta. I primi interventi sono andati nella direzione di sostituire i corpi illuminanti con lampade a LED. Una scelta che una città come Milano ha adottato già nel 2015, determinando una riduzione dei consumi energetici di oltre il 50%. La tecnologia a LED, e la sua gestione con sistemi di telecontrollo, permette di modulare il flusso luminoso in maniera più efficiente, anche in base all’effettivo traffico veicolare o alla presenza di pedoni. Ma oggi, grazie all’Internet of Things e ad una sempre maggiore capacità di banda per la comunicazione dei dati, gli impianti di illuminazione pubblica smart consentono molto altro. Dalla rilevazione di parametri ambientali all’offerta di servizi per traffico e parcheggi; dalla possibilità di offrire connessioni Wi-Fi ai servizi di videosorveglianza.
Illuminazione pubblica smart e servizi intelligenti
Per sfruttare pienamente le potenzialità degli impianti di illuminazione pubblica smart non basta, dunque, sostituire i corpi illuminanti con soluzioni più efficienti. Bisogna infatti trasformare il punto luce in uno smart eye, un occhio intelligente capace di raccogliere, elaborare e trasmettere dati. Per far ciò, il lampione deve essere equipaggiato con una gamma di device: si pensi semplicemente a dei sistemi di videosorveglianza o a delle centraline per il rilevamento dei livelli di inquinamento atmosferico.
Illuminazione pubblica smart: il problema dell'alimentazione
Questi device necessitano di essere alimentati per tutto l’arco della giornata e non possono collegarsi direttamente al cavo che alimenta il lampione. Sia perché si tratta di un cavo trifase, sia perché durante il giorno non è alimentato. Le opzioni in campo sono diverse. Si può fare un nuovo cablaggio dal cabinet al palo, che necessità però di lavori di scavo; si possono inserire delle batterie alla base del palo, che vanno però periodicamente sostituite. Si possono montare dei pannelli solari con sistemi di accumulo, più esposti a rischi di danneggiamento e necessità di manutenzione. Oppure si può utilizzare uno smart switch trifase.
Come realizzare impianti di illuminazione pubblica smart con Alosys Switch
La soluzione progettata e brevettata da Alosys va proprio in questa direzione. L’idea alla base è semplice ma allo stesso tempo innovativa: sfruttare il cavo trifase dell’illuminazione per alimentare i dispositivi deputati all’erogazione dei servizi smart. Alosys Switch è un commutatore che si installa direttamente sul cavo trifase e consente di portare la corrente fino a tre pali della luce. Senza interventi invasivi sul manto stradale, lavori in muratura e senza la necessità di sostituire l’armatura stradale dei pali. Di dimensioni molto ridotte (65x38x20 mm) si può installare alla base o nell’asola del palo stesso. Una soluzione comoda, praticamente operativa in 20 minuti anche perché non richiede nuove certificazioni dell’impianto di illuminazione. E agevolmente accessibile per un’eventuale manutenzione. Alosys Switch è dunque la soluzione più rapida e conveniente per realizzare impianti di illuminazione pubblica smart e agevolare la transizione delle nostre città verso vere e proprie Smart City.
Iscriviti alla newsletter
Post Più Visti
Post Per Tag
- #fiducia (1)
- #governancecommitee (1)
- 5g (4)
- AI (3)
- antivirus (1)
- best practices (1)
- blackberry (1)
- broadcasting (1)
- CCaaS (2)
- cloud (27)
- coding (1)
- Company Reputation (2)
- contact center (8)
- CRM (8)
- CSAT (3)
- customer experience (6)
- customerjourney (6)
- cyber hygiene (3)
- cyber security (55)
- cyber sicurezza evoluta (3)
- data integrity (32)
- EDR (1)
- endpoint (2)
- FCR (4)
- finanza (6)
- GDPR (6)
- governance (1)
- healthcare (9)
- HR (1)
- IAM (2)
- Illuminazione pubblica (26)
- Industry (5)
- intelligenza artificiale (3)
- ISO (2)
- ISO 20000-1 (1)
- IT (16)
- ITSM (9)
- LTO (2)
- Managed services (1)
- Manifatturiero (5)
- MDR (2)
- Mobile (4)
- MSP (1)
- nas (1)
- OT (5)
- people (1)
- PMI (2)
- Poc (1)
- sanità (8)
- Servizi gestiti (1)
- settore sanitario (2)
- Smart City (29)
- software (1)
- software engineering (1)
- software factory (1)
- storage (21)
- tape (2)
- team (1)
- teambuilding (1)
- trust (2)
- ucc (1)
- Unified Communication (1)
- video (1)
- zerotrust (2)
- ZTNA (1)